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Auguri mamma! Facciamo il rito del sole

4 Dicembre 2018 da federicabertolli Leave a Comment

mano di un bambino che sistema le candeline al centro, tutto intorno i cartelli con i mesi dell'anno
Preparazione delle candeline per il rito del sole

“Stasera facciamo il Rito del Sole!”
Che bello! Che cosa devo preparare?
“45 fotografie, 43 candeline e una candela grossa.”

È iniziato così il giorno del mio quarantaquattresimo compleanno.

E la torta di compleanno?

Certo non può mancare il dolce, appena tornata a casa preparo il bolo de chocolate, la torta che imparò la mia mamma quando vivevano in Brasile negli anni sessanta e ci ha deliziato per tutte le feste. Per la prima volta modifico leggermente la ricetta perché vedo una pera nella ciotola della frutta che mi chiama.

Prima di ripartire, per andare a prendere i bambini a scuola, cerco le mie fotografie e mi perdo nelle gite domenicali con le mie sorelle e fratello già grandi, la mia mamma sempre sorridente, che ci rallegra con il suo umorismo concreto e spudoratamente sincero, i panini con l’insalata e il termos giallo canarino, come la 127 ereditata dal nonno.

Pronti per la festa?

Piscina dopo la scuola e finalmente tutti a casa! Logos, che cosa manca?
“Ci vuole un sole al centro e tutti i mesi intorno.”
Bene, vuoi colorare il sole mentre scrivo i mesi dell’anno?

“Ora dobbiamo mettere le candeline al centro e quella più grossa sul tuo mese. Poi, con una palla in mano (che simboleggia la terra), inizi a girare intorno al sole. Per ogni anno ci fai vedere una fotografia e ci racconti la sua storia.”

Naturalmente non siamo andati avanti così per 44 giri, ma è stato un momento emozionante e intenso.

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Festeggiamenti per il mio compleanno! #ritodelsole #compleanno #metodomontessori #educazionecosmica #compleannomontessori #bambini #felicita

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Mamma in braccio, a scuola, con la nonna

Per me, che ho ripercorso la storia della mia vita, infanzia, scuole, amici, la casa dove sono cresciuta, le mie origini e la trasformazione verso l’età adulta, la nuova famiglia, la felicità conquistata che mi emoziona anche ora che la scrivo.

Vedere la mamma neonata, in braccio allo zio già grande, bambina coccolata dalle sorelle, sul balcone il primo giorno di scuola, al mare d’inverno a giocare con uno stecco, sul palco con i compagni di pianoforte è stata un’esperienza nuova per i miei figli, curiosi e un po’ increduli.

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La mia vita in flash! Selezione delle fotografie per il rito del sole, la celebrazione del compleanno montessoriano. #ritodelsole #compleanno #metodomontessori #educazionecosmica #compleannomontessori #bambini #felicita

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Educazione cosmica

Con il rito del sole, la celebrazione del compleanno inventata da Maria Montessori, il bambino ripercorre la sua esistenza dalla nascita, entrando a far parte dell’universo. Gira intorno al sole con la terra in mano (una palla o un mappamondo), cammina per tutti e 12 i mesi dell’anno, fino a ritornare al suo compleanno che celebra con una nuova fotografia, poi ancora un altro anno, fino ad arrivare al presente.

Il rito del sole rientra nell’educazione cosmica, una delle materie del metodo Montessori, che permette al bambino di scoprire l’origine dell’universo, attraverso laboratori, letture ed esperimenti particolarmente divertenti e stimolanti.

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Il fascino del kimono

21 Novembre 2018 da federicabertolli Leave a Comment

Una ragazza con la parrucca rosa indossa un kimono bianco con decorazione floreale e ombrellino coordinato.
Introduzione al kimono con vestizione, Lucca Comics and Games 2018

Il Giappone mi ha sempre affascinato. Una visione del mondo così lontana da quella occidentale, il contrasto tra voci e sentimenti discreti e raffinati, contro  il rigore e il rispetto assoluto dell’onore. La figura della Geisha e il mondo dei Samurai.

Chi è il Maestro Tomita?

Durante l’ultima edizione dei Lucca Comics and Games sono andata a un incontro con il Maestro Nobuaki Tomita, designer, stilista e creatore di fruscianti kimono, di cui produce la seta e ne inventa i colori.

Tomita Sensei diffonde la cultura del kimono in tutto il mondo, con presentazioni e dimostrazioni per trasmettere la sua passione per un abito che non si indossa solo con con il corpo, ma anche con il cuore.

Ambasciatore della cultura giapponese, ha presentato le sue creazioni in tutto il mondo, iniziando negli anni Novanta, durante degli scambi culturali tra Cina e Giappone.

Attraverso la società Kyokaori, con sede in Giappone, il Maestro Tomita crea kimono e obi (la “cintura” del kimono, la fascia che viene annodata in vita) per uso personale con pezzi originali, ma fornisce anche costumi di scena per il teatro, il cinema e la televisione (alcuni sono stati indossati anche dalle star di Hollywood), oltre a continuare a diffondere la cultura giapponese in conferenze universitarie o altri incontri ufficiali.

Com’è fatto il kimono?

Gli abiti femminili sono composti da almeno 15 parti, ognuna con un nome che la descrive (fodera esterna, interna, sopra e sotto colletto, foro e drappeggio della manica, ecc.).

La vestizione parte dal primo strato, a contatto della pelle (nella dimostrazione le modelle rimanevano vestite), per proseguire con diversi strati man mano che sale la qualità e l’unicità del kimono.

Nella dimostrazione le ragazze venivano fasciate con metri e metri di stoffa, ogni volta che indossavano uno strato pensavo che fosse l’ultimo, invece la vestizione continuava ancora. Anche gli strati intermedi (fodere e sottovesti) sono di tessuto pregiato, con decorazioni e colori raffinati.

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Kimono del Maestro Tomita, stilista e designer di kimono, durante Lucca Comics&Games 2018. Questo è un kimono di una maiko, apprendista geisha. #vestizionekimono @luccacomicsandgames @nobuaki.tomita.555 #giappone #culturagiapponese #kimono #geisha #maiko #welcome2lucca

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Nov 21, 2018 at 12:58pm PST

E quelli di Tomita Sensei?

Sono delle opere d’arte, create in pezzi unici. Stilista, designer e inventore, Tomita ci ha raccontato che in passato i kimono venivano tinti con colori naturali, creati da piante, bacche o altri elementi raccolti in natura. Purtroppo questi colori si stingono facilmente con il lavaggio dell’abito e il passaggio ai colori chimici è stato obbligatorio.

Anche se il Maestro Tomita in occasioni speciali ha decorato dei tessuti con ingredienti particolari come il limoncello di Sorrento, le fragole giapponesi di Tochigi o il cioccolato di Torino per commemorare il 150simo anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.

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Kimono del Maestro Tomita, stilista e designer di kimono, durante Lucca Comics&Games 2018. Questo è un kimono realizzato con il cioccolato di Torino, in occasione del 150simo anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia. #vestizionekimono @luccacomicsandgames @nobuaki.tomita.555 #giappone #culturagiapponese #kimono #geisha #maiko #welcome2lucca #cioccolato #torino

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Quanti tipi di kimono ci sono?

Il kimono è l’abito tradizionale giapponese, maschile e femminile. Si trovano lunghi elenchi di nomi che definiscono diversi tipi di kimono, più o meno pregiati, secondo l’uso e la categoria di persone che li indossavano: formali per donne sposate, abito da visita, con un motivo decorato (che dà il nome al tipo di abito), oppure in tessuto comune per andare alle terme, per praticare arti marziali o l’arte dell’intrattenimento della Geisha.

Il kimono di una Maiko (apprendista Geisha, adolescente tra 15 e 20 anni) è lungo 18-20 metri, il 50% più di un kimono normale, per permettere alla maiko di praticare agevolmente la danza e le altre arti tradizionali.

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#vestizionekimono @nobuaki.tomita.555 @luccacomicsandgames #giappone #culturagiapponese #kimono #geisha #maiko #welcome2lucca

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Nov 21, 2018 at 1:07pm PST

Chi erano (o sono) le Geishe?

Non sono prostitute di lusso, come comunemente si tende a pensare.

I due simboli grafici che compongono la parola geisha indicano i concetti di “arte” e “persona“. La figura di una persona che aveva il compito di intrattenere durante incontri ed eventi importanti nasce nel XVII secolo e inizialmente erano uomini, simili ai nostri giullari di corte. Nei secoli a venire le donne hanno soppiantato la figura maschile, per una maggiore inclinazione naturale alla grazia e all’eleganza.

La formazione della geisha iniziava in età infantile e le fanciulle seguivano un severo programma di educazione personale, oltre a imparare a danzare e a suonare diversi strumenti, servire il tè, recitare poesie ed intrattenere i clienti nei tradizionali ristoranti di lusso, chiamati ryotei.

Purtroppo dopo lo sbarco dei soldati statunitensi, durante la seconda guerra mondiale, si è diffusa l’idea distorta della geisha prostituta.

E oggi?

Il kimono rimane l’abito tradizionale, indossato durante cerimonie ed eventi particolari, ma la passione per il rito del kimono e la cultura che emana si è diffusa in tutto il mondo.

Per conoscere meglio il mondo della geisha consiglio il libro di Arthur Golden Memorie di una geisha, da cui è tratto l’omonimo film, diretto da Rob Marshall, vincitore di tre premi Oscar nel 2005 (sceneggiatura, costumi e fotografia), oltre a Storia proibita di una geisha, scritto da Mineko Iwasaki, la ex-geisha, che ispirò Golden per le sue Memorie ma lo denunciò dopo la pubblicazione per diffamazione.

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Un giro a Lucca Comics & Games 2018

1 Novembre 2018 da federicabertolli Leave a Comment

Un fumettista sta disegnando con una penna speciale sul un tablet, collegato al computer
Lucca Comics & Games 2018, stand della Scuola del Fumetto.

Ho visto crescere negli anni questa manifestazione che ha contribuito a far conoscere la nostra piccola città in tutta Europa. Ultimamente venivamo con i bambini a passeggiare sulle mura, a mescolarci con i cosplayer tra le vie di Lucca.

La città si anima di personaggi fantastici e appassionati di tutti i generi, con eventi, appuntamenti, giochi e anteprime che attirano ogni anno sempre più visitatori.

Quest’anno ho deciso di rientrare nei padiglioni di Lucca Comics & Games e ho trovato delle piacevoli sorprese, eccone alcune qui di seguito.

Il buio, la lunga notte graphic novel sul caso Cucchi, edito da Round Robin, editore specializzato in graphic journalism.

A #luccacomicsandgames2018 l’#anteprima del #graphicnovel sul #casocucchi: “Il buio, la lunga notte” #stefanocucchi @RoundRobined #nonchiamatelasoloeditrice #graphicjournalism pic.twitter.com/CRxig8rC4O

— Federica Bertolli (@fedebertolli) 1 novembre 2018

Un altro romanzo a fumetti è …e noi dove eravamo? di Silvia Ziche, Feltrinelli Comics (scoperta oggi!).

Un #graphicnovel di #silviaziche sulla #storiadelledonne, edito da #FeltrinelliComics. #luccacomicsandgames2018 #LuccaCG2018 pic.twitter.com/iGJH7CVHqn

— Federica Bertolli (@fedebertolli) 1 novembre 2018

Salvezza invece è il graphic novel sempre di Feltrinelli Comics, dedicato al caso Aquarius.

Oggi #luccacomicsandgames2018 ho scoperto la #FeltrinelliComics. Ecco #Salvezza sul caso #Aquarius di @Marco_Rizzo e @LelioBonaccorso pic.twitter.com/aIfOB1ouXB

— Federica Bertolli (@fedebertolli) 1 novembre 2018

Un’opera che onora le antiche tradizioni locali è il nuovo volume di “Lucca a fumetti: Misteri e leggende, dedicato alle leggende della Mediavalle & Garfagnana. Ideato da Rugiada Salom Ferretti, edito da Pacini Fazzi Editore – Lucca e creato dallo sceneggiatore Antonio De Rosa ed i fumettisti Pierfrancesco Buonomo, Riccardo Ruggine Pieruccini e Laura Tedeschi.

Vi aspettiamo al nostro stand a Real Collegio durante il Lucca Comics & Games i nostri fumettisti sono pronti a farvi una dedica speciale!

Pubblicato da Lucca a fumetti: Misteri e leggende su Mercoledì 31 ottobre 2018

 

Nel frattempo i bimbi si divertivano con il Lego nel padiglione Lucca Junior:

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#legocity #legocreator #luccacomics2018 #luccacg18 #luccacomicsandgames @luccacomicsandgames

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Laboratorio “Crea con i mattoncini” 150 kg di mattoncini Lego e Duplo al Padiglione Junior. #luccacomics #luccacg18 #luccacomicsandgames #kids #bambini #family #gioco #creativita @luccacomicsandgames

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Nov 1, 2018 at 1:37pm PDT

Domani vorrei andare a vedere “Introduzione al kimono, con vestizione”, un incontro con il Maestro Tomita, in collaborazione con l’Ambasciata del Giappone.

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Le spiagge più belle di Malta

15 Ottobre 2018 da federicabertolli Leave a Comment

una bambina con il vestito e i piedini sotto la sabbia scava con la paletta
Smilla gioca con la sabbia dorata della Golden Bay

Le spiagge più belle di Malta si trovano tutte nella parte settentrionale dell’isola principale, davanti a Comino, la piccola isola chiamata come la profumata spezia, dove si trova la meravigliosa Blue Lagoon e Gozo, la seconda isola dopo Malta, dove si possono visitare i templi megalitici di Gitantia.

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#islands #cruise #islandscruise #malta #ohyeahmalta #sailing #sailingboat #bluelagoon #ilovethesea #nofilter

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Sep 18, 2018 at 12:05pm PDT

La mia preferita è la spiaggia di Paradise Bay, una piccola baia proprio davanti a Gozo: acqua cristallina, sabbia chiara, scogli ai lati da esplorare con maschera e pinne, uno stabilimento in una struttura che non disturba il panorama.

Noi siamo stati a settembre, non la consiglio nei periodi “caldi” come luglio e agosto…troppo affollata!

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Verso la #paradisebay a #malta #maltaisland #summer #beach #beautifulbeaches #holiday #vacation

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Oct 3, 2018 at 5:30am PDT

Attirati dal nome della Golden Bay, abbiamo scoperto la bellissima spiaggia di Mgarr, la Ghajn Tuffieha: stessa sabbia dorata, ma al posto dell’ingombrante resort, sulla spiaggia accanto c’è un poetico locale che si chiama Singita, dove si può ammirare il miracolo del tramonto ma anche solo godersi la spiaggia dorata di giorno (come abbiamo fatto noi, che non osiamo rovinare la magia e il relax dell’aperitivo con due bambini che corrono in giro…).

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Good morning! How are you going to spend this Saturday? Thanks for this pic @irina.vasilita #malta #lovemalta #malta2018 #visitmalta #valletta #summer #malta_vgb #traveling #comino #gozo #travel #valletta2018 #newopening #malta2016 #mellieha #bugibba #travel_in_malta #paceville #bluelagoon #armierbay #my_gozo #sunsetchaser #thisismalta #ghajntuffieha #vgb #travel_in_malta #mymalta #instamalta #mdina #travelmalta

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Un’altra opzione è la piccola spiaggia di Fomm ir-Rih Bay, dove però non siamo arrivati perché ci siamo fermati per sbaglio alla spiaggetta subito prima (che è una “spiaggia” di ciottoli!). Bisogna lasciare la macchina in cima alla scogliera e scendere su un sentiero un po’ scosceso. Consiglio un paio di scarpe o sandali da trekking per sicurezza, un’esperienza che ti rimane nel cuore per tutto l’inverno!

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Alla ricerca della #spiaggia nascosta #Malta #maltaisland #estate #familyholidays

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#stonebay #stonebaybeach #malta #maltaisland #spiaggediciottoli

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Esplorando le #spiagge di #malta #maltaisland #summer #vacation #maltabays #family #familyholiday

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Come tutte le isole il modo migliore per visitarle è in barca, a noi è piaciuto molto il barcone di legno di Oh Yeach Malta! che ci ha portato a visitare Gozo (chi lo desidera può salire su un autobus a due piani che ti porta in giro per l’isola, tipo hop on-hop off), la Crystal Lagoon e Blue Lagoon di Comino, oltre alle grotte sparse nelle isole.

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#islands #cruise #islandscruise #malta #ohyeahmalta #sailing #sailingboat #gozo #comino #ilovethesea

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#islands #cruise #islandscruise #malta #ohyeahmalta #sailing #sailingboat #ilovethesea #nofilter

A post shared by federica bertolli (@federica.bertolli) on Sep 18, 2018 at 12:11pm PDT

La Blue Lagoon era super affollata anche di settembre…forse a maggio o in ottobre è più sgombra!

La Grotta Blu invece si trova nella parte sud ovest di Malta, ma non ci sembrava una visita da fare con i bambini ancora piccoli. Per chi volesse scoprirla ecco qualche riferimento:

  • Google Maps
  • Blog ufficiale di Malta con orari e indicazioni

Avrei ancora tantissime cose da suggerire e raccontare, chi vuole può commentare questo post, scrivermi una email o contattarmi sui social: Facebook, Twitter o Instagram.

Malta è davvero un’isola che offre un’ampia scelta di attività di tutti i tipi: immersioni, pesca, sport acquatici o “secchi”, natura, storia, per non parlare della lingua: il maltese è un insieme di parole inglesi, italiane, siciliane e arabe. La cosa incredibile è che sono riconoscibili, ognuna nella propria lingua!! Per esempio, la mattina sentivamo l’altoparlante del furgoncino che vendeva le ciambelline per colazione che diceva qualcosa come: “vjhsgdyfiouagerylioglakwnsdbhvkasjhdfv….cioccolato mangia”!

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Malta: un’isola tutta da scoprire

16 Settembre 2018 da federicabertolli Leave a Comment

Felice e abbronzata, sullo sfondo un palazzo chiaro con vetrate verdi ai balconi
Fede a La Valletta (Malta)

Se chiudo gli occhi e penso a Malta vedo tutto bianco, il sole mi acceca riflesso sulla pietra calcarea, il caldo mi attraversa tutta, poco lontano il mare dai mille azzurri.

Ma uno dei ricordi più belli è il profumo di piante aromatiche, mediterranee, dolci e intense insieme, che accoglie chi si addentra nelle morbide colline rocciose, con la terra crepata dalla siccità.

Le valigie ancora in sala, gli zainetti e i vestiti pronti per l’inizio della scuola e veramente tanto da condividere. Fotografie, video, spiagge, fuochi d’artificio di giorno e di notte, emozioni, scoperte, ostacoli e suggerimenti.

Siamo stati quindici giorni in un mini-appartamento all’interno del campeggio a nord di Malta, davanti all’isola di Comino.

Guardando su Google Maps la prima sera abbiamo scoperto che proprio davanti a noi, in cima alla collinetta sulla punta della penisola, c’è la Coral Lagoon, un enorme buco nella roccia vulcanica, che crea una meravigliosa grotta a cielo aperto. A noi ricorda le coral caves della storia “The snail and the whale” di Julia Donaldson e non vediamo l’ora di vederla!!

Vi lascio (per oggi) con la nostra prima visita…a presto per il resto!

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