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Vita di Pi: un film meraviglioso

5 Aprile 2018 by federicabertolli Leave a Comment

Un ragazzo indiano e una tigre si guardano su una scialuppa
Una scena di Vita di Pi, film diretto da Ang Lee (2012), tratto dal romanzo di Yann Martel (2001).

Il primo film stupefacentemente bello rispetto al libro.

Lessi Vita di Pi diversi anni fa, rapita dall’avventura di questo ragazzo indiano, dalla spiccata sensibilità spirituale, rimasto solo dopo il naufragio della nave che lo portava insieme alla sua famiglia in Canada.

Pi si trova ad affrontare Richard Parker, la tigre del Bengala dello zoo di famiglia che aveva dovuto imparato a temere fin da bambino, in un tête-à-tête su una scialuppa in mezzo all’oceano.

Uccellino allo zoo
Danza indiana
Zebra sotto acqua
Zebra sotto acqua
Pi vede la nave affondare
Tigre sottocoperta
Pesci volanti
Il tonno è mio!
Lo squalo balena
Il plancton fluorescente
Il buco sull\'isola
Lo squalo balena
Il salto

Il film è animato da improvvise quantità di animali vivaci, colorati e luminosi, in una magia premiata con quattro Premi Oscar (regia, fotografia, effetti speciali, colonna sonora), un premio ai Golden Globes per la miglio colonna sonora e due premi British Academy Film Awards  (fotografia e effetti speciali).

Il romanzo Vita di Pi, pubblicato nel 2001, vinse il Booker Prize l’anno successivo.

Vita di Pi

Vita di Pi

Life of Pi è un romanzo dello scrittore canadese Yann Martel, pubblicato nel 2001. In Italia è stato pubblicato da Piemme in due edizioni, nel 2003 e nel 2015.
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Consiglio sia il libro che il film!

Greca di chiusura post con sette bambini felici, l'icona di Look Mummy! Felicità assoluta

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Filed Under: Cinema, Libri, Natura, Uncategorized, Viaggi Tagged With: avventura, BAFA, Booker Prize, cinema, India, naufragio, oceano, Oscar Golden Globes, plancton, spiritualità, squalo balena, tigre, viaggio, Vita di Pi

Contatti: risorse preziose

19 Febbraio 2018 by federicabertolli Leave a Comment

Capelli lunghi al vento e giubbotto di pelle: saluto dal traghetto
Felice sul traghetto verso Martha’s Vineyard (Agosto 1994)

I contatti sono il patrimonio dell’era tecnologica. Anche se, a pensarci bene, le pubbliche relazioni, i legami personali sono sempre stati preziosi. Fonte di speranza e possibilità. Personali e professionali.

Nell’era dei social network le persone si misurano in base a quanti contatti, amici, follower hanno. Le aziende impostano strategie, impiegano super manager, investono importanti somme di denaro, con l’obiettivo di acquisire maggiori contatti, con target mirati.

Mi ha sempre colpito la teoria dei sei gradi di separazione, secondo cui è possibile arrivare a contattare chiunque al mondo attraverso una catena di conoscenze di cinque persone (accorciata a tre gradi, secondo uno studio di Facebook del 2011).

“Chi conosciamo a New York? Babbo, hai il numero del tuo amico di San Francisco? Mamma, la zia ti ha scritto l’indirizzo di vostro cugino in Virginia?“ Organizzai così il mio viaggio negli Stati Uniti nel 1994. Con carta da lettere aerea, penna, voglia di scoprire un mondo lontano e diverso dal mio, un pacchettino di traveler’s cheque e il dizionarietto Collins nello zaino. Niente smartphone, Wi-Fi, Skype o Spotify: il ponte che mi permise di attraversare l’oceano erano, e saranno sempre, i contatti con le persone.

US map, Nat Geo 1946
Serata jazz
Aragosta sulla spiaggia

Oggi, dopo ventiquattro anni, sono all’inizio di un nuovo viaggio, alla ricerca delle persone con cui ho condiviso un percorso più o meno lungo della mia vita, o con cui condivido interessi, passioni, eventi e notizie.

Amici d’infanzia, compagni di studi, conservatorio, università. Mi si accende una lucina alla volta, li vado a cercare e faccio un salto nella loro vita attuale. Sorrido e mi sorprendo a vedere la trasformazione delle persone, o l’evoluzione di un tratto della personalità che si è rivelato predominante.

Ogni persona con la quale mi connetto mi dona una finestra sul suo mondo: la apro e ringrazio.

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Filed Under: Uncategorized, Viaggi Tagged With: contatti, Facebook, Martha's Vineyard, New York, San Francisco, social network, Stati Uniti d'America, target, teoria dei sei gradi di separazione, USA, viaggio, Washington D.C.

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Famiglia e viaggi, arte, musica e cultura, cucina e salute. Amo scoprire, ascoltare e incoraggiare le persone a trovare la gioia di vivere. Continua…

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