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Aspettando la lista Montessori

9 Febbraio 2018 by federicabertolli Leave a Comment

Bambino tuffato in una carriola piena di foglie
Tuffo autunnale

Bill Gates, George Clooney, i fondatori di Google Larry Page e Sergei Brin, il creatore di Amazon Jeff Bezos, il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales, e ancora i Nobel Eric Allin Cornell (Nobel per la fisica nel 2001) e Gabriel García Márquez (Nobel per la letteratura nel 1982), il 38° presidente degli Stati Uniti Thomas Wodrow Wilson, Katharine Meyer Graham (editore e direttore del quotidiano The Washington Post) hanno tutti frequentato scuole Montessori*.

Si sono chiuse da pochi giorni le iscrizioni alle scuole, e cercando di distrarmi nell’attesa della comunicazione da parte della segreteria, che ci confermerà o meno se hanno accettato nostro figlio nella sezione montessoriana di una scuola pubblica di Lucca, sono andata a conoscere meglio questa signora che ha rivoluzionato il modo di insegnare in tutto il mondo.

Maria Montessori si laurea nel 1896 ed è la terza donna italiana a laurearsi in medicina. Specializzata in neuropsichiatria, si dedica dapprima ai bambini con problemi psichici e, appassionandosi all’educazione, decide di laurearsi anche in filosofia.

Nei primi anni del Novecento inizia a occuparsi dell’organizzazione educativa degli asili e scrive Il metodo della pedagogia scientifica: il libro tradotto e adottato in tutto il mondo, che apre una nuova visione dell’educazione dei bambini.

Ad oggi ci sono 22.000 scuole Montessori in tutto il globo (di ogni grado, dall’asilo alle superiori), di cui**:

  • 137 in Italia
  • 4.500 negli Stati Uniti
  • 1.140 in Germania
  • 800 nel Regno Unito

Dopo un secolo anche in Italia si torna a parlare di approccio e scuole Montessori. Non per avere dei figli geni, ma per aiutarci a crescere delle persone felici.

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Qualche citazione:

“Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo.”

“Aiutiamoli a fare da soli.”

“Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari.”

“La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice.”

“Il lavoro manuale con un fine pratico aiuta ad acquisire una disciplina interiore.”

“Chi non comprende che insegnare a un bambino a mangiare, a lavarsi, a vestirsi, è lavoro ben più lungo, difficile, e paziente che imboccarlo, lavarlo, vestirlo. Tutto quanto è aiuto inutile, è impedimento allo sviluppo delle forze naturali.”

“La natura si è a poco a poco ristretta, nella nostra concezione, ai fiorellini che vegetano, e agli animali domestici utili per la nostra nutrizione, pei nostri lavori, o per la nostra difesa. Con ciò anche l’anima nostra si è rattrappita.“

“È necessario che l’insegnante guidi il bambino, senza lasciargli sentire troppo la sua presenza, così che possa sempre essere pronto a fornire l’aiuto desiderato, ma senza mai essere l’ostacolo tra il bambino e la sua esperienza.”

“I mali della prima infanzia li portiamo con noi per tutto il resto della vita.”

“Favorire il silenzio non significa tuttavia imporlo, zittendo il bambino, ma piuttosto creare le condizioni affinché esso si manifesti spontaneamente: offrendo al bambino un ambiente non rumoroso, non interrompendolo verbalmente quando svolge con interesse un’attività, permettendogli di osservare un insetto che cattura la sua attenzione o un sassolino raccolto per terra, senza voler essere sempre interpreti con le nostre parole dei suoi pensieri.”

*The Montessori Mafia è un articolo di Peter Sims, pubblicato dal Wall Street Journal nel 2011, che presenta uno studio durato sei anni sulla creatività dei manager.
“I creativi imparano non solo a pensare in modo diverso, ma anche ad agire e parlare in modo diverso dal comune.”

**Fonte Wikipedia

Greca di chiusura post con sette bambini felici, l'icona di Look Mummy! Felicità assoluta

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Filed Under: Educazione, Famiglia, Genitori, Libri, Lucca e dintorni, Natura, Uncategorized Tagged With: bambini, educazione, Famiglia, Felicità, Lucca, Montessori, Nobel, parenting, scuola

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